Uno dei paradossi dell’SM riguarda la consensualità. Tutto nell’SM è consensuale; sebbene il controllo spetti al/la dominante, è il/la sottomesso/a che ha scelto di concedere all’altro/a questo potere. E, poiché il “top” cerca quasi sempre di accontentare il “bottom”, e, dato che quest’ultimo lo sa, non è lui/lei, in realtà a dominare la situazione?
La riposta è si, se la vostra idea di “controllo” è “poter fermare la scena”. Il/la sottomesso/a può sempre uscire, se si tratta di SM consensuale. Ma chi sta sopra può spingersi molto in là, per mezzo della sua autorità, facendo ad esempio sopportare all’altro/a severe legature o punizioni corporali, o utilizzandolo/a come preferisce. Un mio amico, ad esempio, prova molto piacere nel legare duramente la sua ragazza, lasciandola con il seno stretto dalla corda, le mani dietro la schiena, le caviglie unite alla coda dei capelli, per poi metterla accanto al letto e infilarle il membro nella bocca. A quel punto lei non ha altra scelta che succhiarlo fino a farlo venire. Chi di loro “ha in mano” le cose? Entrambi direbbero che è lui, ed entrambi godono per questo, quindi, in pratica, il paradosso è puramente accademico.
Inoltre, la negoziazione può comprendere qualche compromesso; il “bottom” accetta di tollerare un po’ di dolore per far piacere al “top”, e questi può (ad esempio) legare ben stretto l’altro/a e stuzzicarlo fino all’orgasmo. Una certa attività SM può essere gradevole per se stessa, o perché è una sensazione che amate particolarmente, o perché eccita così tanto il vostro partner, o perché volete affrontarla per puro, caparbio orgoglio. Il paradosso del controllo può prendere diverse forme.
Come ho già detto, alcuni di quelli che amano i giochi particolarmente intensi, possono accordarsi su scene da cui il/la sottomesso/a non può uscire. Questo tipo di attività è decisamente minoritaria, ma è d’altra parte possibile acconsentire alla rinuncia del potere di revoca del proprio consenso. Tali scene sono rigidamente vincolate dal reciproco accordo tra i partner, e deve essere accompagnato da molta discussione, prima e dopo la scena. E se il “bottom” sente che questa non è andata bene, bisognerà riprendere daccapo la negoziazione prima della successiva, se ci sarà.